Ridondanze

Per ridondanza si intende la presenza di elementi linguistici non necessari alla trasmissione del messaggio e la cui assenza non pregiudicherebbe la comprensione dello stesso. Ripetizioni, giri di parole e digressioni sono comuni nel linguaggio parlato; in un testo scritto, e a maggior ragione in un articolo accademico, vanno evitati. Le ridondanze sono generalmente classificate in due macrocategorie: frasali e testuali. A livello frasale, genera ridondanza l’uso di equivalenti semantici (sinonimi) e funzionali (ossia, parole che svolgono la stessa funzione sintattica).
A lot is known about HIV; however, certain aspects are yet to be clearly and distinctively understood. With the exception of one paper by Walker, no other studies have examined the association of vasectomy with joint pain and swelling.
Gli avverbi clearly e distinctively hanno lo stesso significato: la presenza di entrambi serve unicamente a rafforzare il concetto. With the exception of e no other sono invece equivalenti funzionali: tutti e due indicano esclusività. In entrambi gli esempi citati, solo un elemento della coppia è necessario: l’altro è ridondante. Alcuni equivalenti funzionali sono espressioni convenzionali. È il caso, ad esempio, della costruzione each individual + sostantivo (each individual patient, each individual cell, each individual study so far): si tratta di una locuzione radicata ma ridondante, perché la particella each si riferisce già a singoli elementi di un gruppo. Un altro esempio di ridondanza è dato dalle espressioni tautologiche. Una tautologia è un elemento frasale che racchiude in sé il significato di un altro elemento a cui si accompagna. Complete revolution, close proximity, cooperate together, past medical history, careful scrutiny, intradermal skin injection e molte altre espressioni simili sono tutte tautologie: una rivoluzione indica di per sé un cambiamento radicale (quindi completo); se la prossimità non fosse stretta non si parlerebbe di prossimità; si co-opera necessariamente con qualcuno; un’anamnesi non può essere che passata e uno scrutinio è per definizione attento (scrutinare significa appunto esaminare attentamente); un’iniezione intradermica, infine, è per forza di cose cutanea, dato che il derma è uno strato della cute. A livello testuale, la forma più comune di ridondanza è la ripetizione di un concetto in vari punti nel testo: o con l’intento di sottolinearne l’importanza oppure per assicurarsi che non sfugga all’attenzione del lettore, il quale non necessariamente leggerà l’articolo da cima a fondo. Ben raramente, tuttavia, si tratta di una soluzione efficace. Un concetto ripetuto interrompe il flusso del discorso, che tipicamente procede innestando informazioni nuove su quelle date: paragonando la costruzione dell’impianto argomentativo a un gioco da tavolo, interrompere questo andamento vecchio-nuovo ha l’effetto di rimandare indietro il lettore di varie caselle, magari più volte nel testo. C’è poi da tenere presente che un articolo accademico ha un limite di parole da rispettare. Per costruire un testo bilanciato l’autore deve completare ciascun blocco discorsivo usando nel modo più congeniale lo spazio a disposizione: dire di più con meno parole. Chiaramente, ogni concetto ripetuto sottrarrà spazio prezioso agli argomenti a supporto: il risultato sarà un testo logicamente frastagliato, povero nei contenuti e debole sul piano argomentativo, che dice di meno usando più parole del necessario. Riferimenti: Baker, Carl Lee, English Syntax, MIT Press, 2005 Palmer, Richard, Write in Style: A Guide to Good English, Routledge, 2002