Il sintagma verbale: l’aspetto

L’aspetto fornisce informazioni sulla durata e sulla completezza dell’azione espressa dal verbo. Tale azione può essere considerata nella sua totalità, come un evento compiuto, oppure nel corso del suo svolgersi. Si confrontino, ad esempio, le due frasi seguenti:
The patient lamented a small swelling in the left arm persisting for two years. The patient was being treated with protease inhibitors.
Entrambi gli esempi collocano l’avvenimento nel passato; tuttavia, mentre il primo presenta un’azione compiuta e finita, il secondo riferisce un evento osservato in corso di svolgimento. In linguistica si parla, rispettivamente, di aspetto perfettivo e imperfettivo. L’aspetto verbale è una categoria grammaticale presente sia in italiano che in inglese; a differire sono le modalità con cui viene espressa. In italiano, i due principali tempi passati con aspetto perfettivo sono il passato remoto e il passato prossimo, i cui corrispettivi inglesi – rispettivamente simple past e present perfect – non sono in tutto e per tutto equivalenti sul piano funzionale. Il simple past copre sia il passato remoto sia l’imperfetto. Frasi come il paziente riferì una locale dolenzia o a otto ore dall’intervento insorgevano complicanze respiratorie vengono rese in inglese con il simple past (the patient referred local pain; respiratory complications occurred eight hours after surgery). La corrispondenza tra passato prossimo e present perfect è ancora più vaga. In italiano, il passato prossimo è – come si è detto – un tempo perfettivo: l’azione da esso espressa è considerata un punto finale collocato nel passato, senza alcun rapporto con il momento attuale dell’enunciazione. La frase:
Le cellule sono state colorate con una miscela di ilietile e pironina
riporta un evento nel momento in cui giunge a completezza, e la cui portata si esaurisce nell’attimo stesso in cui l’azione viene finalizzata. Non così il present perfect, che in inglese è un tempo perfettivo ed esprime un’azione che ha rilevanza nel presente. Un caso tipico è dato da un evento iniziato nel passato e che continua a svolgersi nel presente. Ad esempio:
The patient has been treated conservatively for three months
significa che il trattamento conservativo è iniziato tre mesi prima e perdura al momento dell’enunciazione. Un evento avvenuto nel passato può tuttavia avere rilevanza nel presente in maniera meno diretta, e sono precisamente questi casi d’uso che sono suscettibili di causare incertezza. Si confrontino le due frasi seguenti:
The cells were stained with a mix of iliethyl and pyronin The cells look green because they have been treated with a mix of iliethyl and pyronin
La prima è l’equivalente in inglese dell’esempio in italiano riportato sopra, anche qui con riferimento a un evento iniziato e finito nel passato. La seconda frase esprime un rapporto di causa-effetto: la rilevanza nel presente è data dal risultato dell’azione riportata dal verbo, ed è proprio il risultato l’elemento del discorso su cui si focalizza l’enunciato. In un manoscritto scientifico, la scelta tra simple past e present perfect si pone in special modo nel riportare risultati e conclusioni di altri autori (ad esempio, nella sezione Discussione).
Smith et al hanno riportato che
può essere reso con un simple past o un present perfect a seconda che l’azione del riportare sia considerata esaurita con la pubblicazione dello studio citato o dotata di rilevanza presente nel momento in cui l’autore citante stabilisce una relazione dialettica con l’autore originario. Volendo evitare qualsiasi possibilità di errore, si potrà fare ricorso al presente (Smith et al. report that) oppure introdurre una marca temporale che renderà obbligatorio l’uso del simple past (In a study conducted in 2016, Smith et al. reported that). Riferimenti Crystal, David, The Cambridge Encyclopedia of the English Language, CUP, Cambridge, 2003 Kolln, Gray, Salvatore, Understanding English Grammar, Pearson, London, 2016 Serianni, Luca, Grammatica italiana, UTET, Torino, 2005