Sintagmi nominali complessi

Nella scrittura accademica non è raro incontrare stringhe più o meno lunghe di parole che modificano lo stesso sostantivo. La presenza di sintagmi nominali complessi è anzi uno dei fattori che contribuiscono all’elevata densità lessicale del linguaggio scientifico, permettendo di trasmettere una discreta quantità di informazioni usando un numero di parole limitato. Per fare un esempio, double-blind, placebo-controlled, randomised study è senz’altro più conciso di randomised study controlled with placebo in which both the data analyst and the patient are anaware of the treatment being administered. Oltre all’indubbio vantaggio della brevità, la compattazione del messaggio in un unico sintagma aiuta a suddividere il flusso di informazioni in unità logico-semantiche. Double-blind, placeb-controlled, randomised study forma semanticamente un tutt’uno inscindibile; per contro, la sua versione estesa è una struttura costituita da un sintagma nominale, un sintagma verbale, due sintagmi preposizionali, un altro sintagma nominale, un sintagma verbale, un sintagma preposizionale e un terzo e ultimo sintagma verbale. Dato che l’elaborazione del messaggio procede per unità semantiche e non parola per parola, l’uso di sintagmi nominali articolati permette di incamerare più informazioni in un unico atto di lettura. Il concetto di segmentazione dell’enunciato in unità semantiche serve anche a limitare la complessità dei sintagmi nominali. È diffusa la tendenza a costruire catene molto lunghe di parole che non solo non costituiscono unità semanticamente inscindibili ma di fatto ostacolano la comprensione del testo. La stringa a six-month secretory cell-produced mucosal accumulation history richiede al lettore di elaborare e tenere a mente ben otto parole prima di giungere alla testa del sintagma, dovendo ricostruire nel processo i nessi logici che sono stati eliminati. Anteponendo la chiarezza alla brevità, una versione senz’altro più digeribile è a six-month history of accumulation of mucosa produced by secretory cells. I sintagmi nominali complessi sono talvolta causa di ambiguità. L’espressione high-concentration peptide treatment è passibile di varie interpretazioni:
1) Trattamento ad alta concentrazione di peptidi; 2) Trattamento ad alta concentrazione con peptidi; 3) Trattamento di peptidi ad alta concentrazione; 4) Trattamento con peptidi ad alta concentrazione.
Grammaticalmente, tutte e quattro le opzioni sono egualmente possibili, indipendentemente dalla loro validità sul piano scientifico: il fatto che il lettore disponga di conoscenze adeguate a scegliere quella corretta – sia per competenze tecniche, sia in virtù delle informazioni ricavate dal contesto – non esime l’autore dal dovere di evitare cortocircuiti semantici. Dato che la probabilità di costruire sintagmi ambigui o di difficile elaborazione è spesso in funzione della lunghezza, solitamente si raccomanda di limitare a tre il numero di parole che li compongono. Non si tratta però di una regola fissa: l’esempio di apertura (double-blind, placebo-controlled, randomised study) conta ben più di tre costituenti eppure non crea difficoltà di comprensione perché è una formula ricorrente e riconosciuta. In tutti gli altri casi, il limite dei tre costituenti sarà superabile unicamente qualora ciò sia necessario a formare un’unità semantica indivisibile e non infici la comprensione del messaggio. Riferimenti Crystal, David The Cambridge Encyclopedia of the English Language, CUP, Cambridge, 2003