Il sintagma nominale

Il sintagma nominale è un’unità semantica e strutturale che ha un sostantivo come elemento principale. Alcuni sintagmi nominali sono formati esclusivamente dal sostantivo (atoms are small); altri contengono uno o più costituenti aggiuntivi che conferiscono al sintagma una struttura anche piuttosto complessa. In tutti i sintagmi strutturalmente articolati è possibile riconoscere i seguenti elementi: 1) La testa è il costituente più importante, quello su cui poggia l’intera struttura. Come in italiano, è la testa del sintagma che definisce l’accordo con il predicato verbale; la difficoltà per il parlante italofono sorge laddove le regole di formazione dell’accordo soggetto-predicato differiscono tra le due lingue. È questo il caso, ad esempio, della cosiddetta concordanza a senso (in linguistica: sinesi), in cui il predicato si accorda con il soggetto logico e non con quello formale:
A wide range of substances bind to specific platelet membrane receptor sites, thereby initiating platelet release to varying degrees.
Il soggetto formale dell’enunciato è range, non substances, tuttavia il predicato è accordato al plurale perché sono le sostanze che di fatto compiono l’azione indicata dal verbo (ossia, si legano). La concordanza a senso esiste anche in italiano ed è piuttosto diffusa nel linguaggio comune; in quello formale, però, è tollerata soltanto quando necessaria a evitare cortocircuiti semantici. Esistono poi sostantivi inequivocabilmente plurali in italiano che si accordano al singolare in inglese, in quanto considerati nomi collettivi, come ad esempio information e news. Emblematico al riguardo è il caso del sostantivo data, accordato al singolare o al plurale a seconda che lo si consideri plurale o collettivo. 2) Il determinante veicola informazioni riguardo al carattere specifico o generale della testa (articoli) oppure riguardo alla quantità (aggettivi quantificativi come some, many, few, eccetera). L’aspetto che in questo caso può creare qualche difficoltà attiene all’uso o all’omissione dell’articolo determinativo. In inglese, l’articolo determinativo serve a distinguere il generico dallo specifico. Nella frase:
Embryos can be cultured using a variety of different strategies
il termine embryos si riferisce agli embrioni come categoria generale e dunque non è preceduto dall’articolo. Se però scriviamo:
The embryos that were used in our study were sourced from different IVF clinics from around the UK
è chiaro che ci riferiamo a una categoria specifica di embrioni, quelli usati nello studio, e il determinativo diventa necessario. Si noti che è la proposizione relativa a restringere il campo, distinguendo gli embrioni usati nello studio dalla totalità degli embrioni esistenti. Omettendo la relativa, verrebbe a mancare qualsivoglia riferimento all’esistenza di una specificità nella generalità: non essendoci più un sottoinsieme da contrapporre a un insieme, viene a cadere la ragione della presenza dell’articolo determinativo:
Embryos were sourced from different IVF clinics from around the UK.
Un altro caso di omissione dell’articolo determinativo è costituito dai nomi propri, che in inglese non sono mai preceduti da un determinativo: la trasformata di Fourier in inglese è semplicemente Fourier transform; lo studio di Smith, Smith’s study. 3) Il modificatore aggiunge informazioni riguardo alla testa del sintagma. I modificatori possono precedere il sostantivo (a new approach, cutting-edge research, a small-scale study) oppure seguirlo (patients with incomplete responses, the methods that we used). Una delle principali caratteristiche del linguaggio tecnico-scientifico è la presenza di stringhe di pre-modificatori di complessità variabile (a randomised, double-blind, placebo-controlled, crossover study), che formeranno l’oggetto del prossimo intervento. Riferimenti Crystal, David The Cambridge Encyclopedia of the English Language, CUP, Cambridge, 2003 Serianni, Luca Grammatica italiana, UTET, Torino, 2006