Le citazioni

Per citazione si intende la riproduzione esatta di quanto scritto da un altro autore. Le citazioni sono solitamente racchiuse tra virgolette. L'accettabilità e la frequenza dell'uso delle citazioni è fortemente dipendente dallo specifico campo di ricerca. In generale, nella scrittura scientifica si sconsiglia l'uso esuberante di citazioni dirette, sia per non rendere inutilmente difficoltosa la lettura, sia per non annacquare l'originalità del contributo dell'autore. Un altro motivo per cui è preferibile limitare l'uso delle citazioni è che esse tendono a fare aumentare il punteggio di similarità calcolato dai software antiplagio. L'inglese scientifico ha un carattere altamente formulaico, facendo uso di una serie limitata e ricorrente di espressioni (formule, appunto) per descrivere una particolare azione o funzione. È vero che una citazione tra virgolette è per definizione l’antitesi del plagio ma va considerato che ben raramente l’analisi qualitativa dei punteggi di similarità è affidata ai redattori interni: molto più spesso l’articolo verrà reinviato agli autori con la generica raccomandazione di riformularne il testo. Esistono tuttavia alcuni casi in cui l'uso delle citazioni è appropriato. Quando si cita uno studio fondamentale in un determinato settore di ricerca, non è infrequente riportare esattamente le parole dell'autore:
Base pairing makes copying DNA a simple mechanism. Since A is always paired with T and G with C, copying an organism’s DNA or sending instructions to parts of the cell is a much simpler process than originally thought. In the words of Watson and Crick: “It has not escaped our notice that the specific pairing we have postulated immediately suggests a copying mechanism for genetic material”.
Una citazione può anche servire da supporto a ipotesi o conclusioni:
It is our view that hyperthermia in patients with febrile refractory status aggravates brain damage due to continuing epileptic activity and that patient’s status may be ameliorated by moderate hypothermia. This assumption is supported by studies in the literature. In particular, Nakagawa and colleagues have found a significant improvement in patients treated by therapeutic hypothermia and conclude that therapeutic hypothermia followed by prophylactic normothermia “often reduces neurological damage in patients with severe acute encephalopathy due to refractory febrile convulsive status epilepticus.”
Si noti che in nessuno dei due casi sopra citati il ricorso alla citazione ha carattere di obbligatorietà. Specialmente nel secondo esempio, una parafrasi o riformulazione sarebbe stata ugualmente efficace; ciò che ha influenzato la scelta delle virgolette è probabilmente l'avverbio di frequenza (often), che potrebbe esporre l'autore al sospetto di un eccesso di assertività. Per quanto riguarda le effettive modalità per riportare una citazione (come l'uso di virgolette singole o doppie, l'inserimento della punteggiatura all'interno o all'esterno delle virgolette) queste dipendono dalle scelte redazionali della singola rivista. Dato che raramente le istruzioni agli autori si soffermano su tali dettagli, è opportuno esaminare direttamente alcuni articoli e uniformare le proprie scelte stilistiche a quelle della rivista. Riferimenti Crystal D., Making a Point. The Pernickety Story of English Punctuation, London, 2016, Profile Books Trask R L., The Penguin Guide to Punctuation, London, 1997, Penguin Books