Errori comuni nell’uso della virgola

Per la sua versatilità, la virgola è spesso usata in modo errato, eccessivo e in qualche caso idiosincratico. Più che con altri segni di interpunzione, usare una virgola in meno o una di troppo non solo nuoce alla leggibilità del testo ma può anche renderne ambiguo, e quindi non chiaro, il significato. Di seguito vengono elencati alcuni errori comuni: 1) Virgola usata per separare due proposizioni principali, fenomeno noto in inglese come comma splice.
Substrate II is not specific, it is hydrolysed by more than one enzyme.
L’esempio sopra è costituito da due proposizioni:
1) Substrate II is not specific 2) It is hydrolised by more than one enzyme
Entrambe le proposizioni hanno senso compiuto l’una indipendentemente dall’altra e quindi una virgola è un segno di interpunzione troppo debole per unirle. Tuttavia, pur se sintatticamente indipendenti, le due parti della frase hanno uno stretto legame logico: in casi come questo, il segno di interpunzione più indicato è un punto e virgola:
Substrate II is not specific; it is hydrolysed by more than one enzyme.
Pur con la punteggiatura corretta, la frase non sembra ancora soddisfacente: le due proposizioni che la compongono sono infatti troppo brevi per essere unite soltanto dalla punteggiatura. Per evitare uno stile telegrafico è possibile optare per una congiunzione:
Substrate II is not specific, since/because it is hydrolysed by more than one enzyme.
Si noti che la versione con il punto e virgola non è di per sé errata o da evitare: al contrario, potrebbe essere una costruzione di grande effetto qualora si volesse attirare l’attenzione del lettore sulla non specificità del substrato, specialmente se l’informazione interviene a chiudere il capoverso. 2) Virgola usata per separare aggettivi cumulativi: gli aggettivi cosiddetti cumulativi sono aggettivi che modificano un sostantivo non separatamente ma come unità (da qui l’idea di cumulativo). Ad esempio:
A significant positive correlation was found between G6PD levels and white blood cell counts.
In questa frase, significant non modifica il sostantivo (correlation), bensì la coppia aggettivo + sostantivo (positive + correlation); per questo motivo tra i due aggettivi non può esserci nessun segno di interpunzione. Diverso è il caso degli aggettivi coordinativi, che modificano il sostantivo con ugual peso e possono comparire in qualsiasi ordine:
A robust, reliable method is required for QC testing.
In questo esempio, invertire l’ordine degli aggettivi non cambierebbe il senso della frase; viceversa, nell’esempio precedente, scrivere positive significant correlation anziché significant positive correlation sarebbe errato perché la correlazione di cui si parla è innanzitutto positiva (in opposizione a negativa) e solo in seconda battuta significativa . 3) Virgola usata per separare il soggetto dal predicato: quando il soggetto è costituito da un sostantivo, o da una coppia aggettivo+sostantivo, è raro trovare una virgola a separarlo dal predicato. A molti verrebbe spontaneo scrivere:
Advanced NSCLC patients and healthy subjects participated in this study
anziché
Advanced NSCLC patients and healthy subjects, participated in this study
La tentazione di collocare una virgola prima del predicato interviene quando il soggetto è troppo lungo:
Patients who have to manage the stress of both worrying that they are going to have a migraine coupled with managing the stress of actually having migraines, may find it very difficult to cope.
In questo esempio, il soggetto è la lunga proposizione relativa che precede il verbo may. La virgola tra soggetto e predicato ha lo scopo di consentire al lettore di riprendere fiato, segno che la frase è troppo lunga e va modificata, ad esempio come segue:
Patients may find it very hard to cope with the stress of both worrying that they are going to have a migraine and the stress of actually having migraines
oppure, più succintamente:
Patients may find it very hard to cope with managing the stress of an impending migraine and that of an ongoing migraine.
Riferimenti Crystal, D, Making a Point. The Pernickety Story of English Punctuation, London, 2016, Profile Books Trask, R L., The Penguin Guide to Punctuation, London, 1997, Penguin Books