I tempi verbali nel manoscritto

L’uso dei tempi verbali dipende dalla funzione linguistica (presentare risultati, argomentare, riassumere conclusioni) e, in linea generale, determinate scelte coniugative sono più frequenti in alcune sezioni rispetto ad altre. Di seguito vengono elencati i tempi verbali più comunemente usati in ciascuna parte di un manoscritto. Abstract:
Nell’abstract vengono riassunte tutte le sezioni di un manoscritto: la scelta dei tempi verbali ricalcherà quindi quelle effettuate nel testo.
Introduzione: Per presentare informazioni generali, conosciute e accettate nel ramo, si usa il presente:
Antibody-based microarrays provide a powerful tool to generate rapid and detailed expression profiles of a defined set of analytes in complex samples.
Per fare riferimento a studi precedenti, si usa il passato:
In a previous study, Klibanov et al. discovered that enzymes in general are able to express their catalytic behaviour in fairly pure organic solvents.
Analogamente, si usa il passato per accennare a nozioni precedentemente ritenute valide e più tardi confutate:
Embryonic neuroepithelial cells were traditionally believed to produce at least two separate pools of lineage-restricted progenitors, one neuronal and the other glial.
Metodi e risultati:
Entrambe le sezioni contengono quasi esclusivamente verbi al passato, limitando il presente ai rimandi a tabelle e figure.
Discussione: Per illustrare la significatività dei risultati ottenuti, si usa il presente:
The anti-H-ZD monoclonal antibodies appear to recognize cross-reactive specificities, many of which have not previously been identified by conventional methods.
Per riassumere i risultati si usa il passato, alternato con il presente nel fornirne l’interpretazione:
Since worm burdens did not very significantly, it is reasonable to conclude that P. Zaevis does not affect the growth rate of dace.
La proposizione introdotta da it is reasonable to conclude that potrebbe anche essere retta da un verbo al passato:
Since worm burdens did not very significantly, it is reasonable to conclude that P. Zaevis did not affect the growth rate of dace.
La differenza risiede nel grado di generizzabilità attribuito al risultato: nel primo caso, l’affermazione è ritenuta valida sempre; nel secondo, solo in funzione dell’esperimento. Per fare riferimento ad altri lavori in letteratura si usa il presente se l’autore intende segnalare che ritiene ancora validi i risultati:
Polk et al claim that MPS cells are not significantly activated by MOP, because increase of bacterial concentration in liver coincides with an increase in the degree of bacteraemia.
Si usa il passato quando risultati e osservazioni vengono riportati in maniera critica:
Mack et al. measured bone changes in the hand and foot, and found large losses of roentgenographic bone mineral density ranging from 3 to 23%. These results, however, were later determined to be inaccurate because of technical problems with the methodology.
Si usa il passato prossimo per presentare risultati di recente pubblicazione, sia quando si intenda sottolinearne l’importanza per la disciplina, sia quando si voglia accennare alla natura provvisoria dei medesimi:
Dunlap et al. have recently suggested that the phenomenon is due to Mn spins which have not undergone ferromagnetic ordering, but few other experiments have been carried out to substantiate this.
Conclusione Per sintetizzare i risultati si usa il passato:
Our study found b associations with arthritis and asthma.
L’interpretazione dei risultati richiede il presente:
Our study demonstrates that prenatal diagnosis by ultrasound is possible in some skeletal forms of dysplasia.
Per sottolineare che quanto scoperto in fase di ricerca è di particolare rilevanza per il presente, si usa il passato prossimo:
Our study has led to a unique method of prognosticating recovery from ISHL based upon a combination of predetermined odds.
Riferimenti Swales, Feak, Academic Writing for Graduate Students, Ann Arbor, University of Michigan Press, 2004