Pronomi di prima persona: contesti d’uso

Attraverso i pronomi di prima persona, l’autore rende palese la propria presenza nel testo e il proprio contributo alla realizzazione dello studio. Per questo motivo, l’uso di una referenza pronominale non è mai dovuto al caso o a ragioni di ritmo o varietà della struttura sintattica, bensì indica la scelta da parte di chi scrive di esporsi quale originatore e presentatore di idee, procedimenti, risultati e argomentazioni a supporto degli stessi. Di seguito sono elencati quattro dei contesti d’uso più comuni per i pronomi di prima persona, presentati in un ordine di esposizione autoriale decrescente. Dichiarare obiettivi e illustrare la struttura del testo L’esplicitazione degli obiettivi dello studio o l’illustrazione della struttura del testo rappresentano due delle funzioni più comuni riservate ai pronomi di prima persona.
In this paper, we develop an empirical method for adjusting for batch effects in data whose batch sizes are small. In this section, we will model the intensity-enhancement effects allowing for absorption. First, we will set up a general method. Then we will model two specific geometries that might be of interest for solar cells.
In entrambi i casi, l’esposizione dell’autore è minima, limitandosi a segnalare al lettore il proposito del testo e a organizzare il discorso in modo strutturato. Spiegare una procedura Impiegare un pronome di prima persona per illustrare una determinata procedura segnala che l’autore accetta la responsabilità per le proprie scelte metodologiche, riconoscendo al contempo l’esistenza di metodi alternativi.
Considering the self-assembling structure, the largest force of an SDA is required only for providing a beam being buckled. Therefore, we defined a threshold force and examined whether or not an SDA was capable of generating this force.
Elaborare un’argomentazione Argomentare in prima persona rende esplicito l’intento da parte dell’autore di dichiarare la propria posizione riguardo alla materia trattata. Chi scrive si identifica senza sfumature con il contenuto che si accinge a presentare, sostenendone la validità di fronte ai colleghi. Studi comparativi (vd. riferimento bibliografico) effettuati su articoli firmati da ricercatori a vari stadi della loro carriera hanno evidenziato come siano gli studiosi più affermati a usare con maggiore disinvoltura i pronomi in prima persona a scopo argomentativo.
The lymphoid-specific cytokine IL-7 had no stimulatory activity alone on these cells, and only a slight synergistic effect with the flt3 ligand. Therefore, we believe that the cells we studied represent a very primitive population of fetal liver hematopoietic cells, and this population is biologically responsive to the flt3 ligand.
Interpretare i risultati L’uso della prima persona nell’interpretazione dei risultati indica un elevato grado di assertività. L’autore rivendica un ruolo esclusivo nel costruire una spiegazione plausibile per un determinato fenomeno e dichiara la volontà di esporsi direttamente a eventuali critiche.
In our experiments transplanted muscle precursor cells remained single and yet they differentiated. Therefore, we believe that our result is one of the first clear demonstrations of the differentiation of single cells without cell division in a foreign environment.
Riferimenti: Hyland, Ken, “Authority and invisibility: authorial identity in academic writing” in Journal of Pragmatics 34 (2002) 1091–1112