Messa in rilievo usando gli avverbi enunciativi

Il discorso scientifico ha come tratto distintivo e imprescindibile l’uso di uno stile neutro e oggettivo; gli artifici retorici, che trovano più o meno spazio in altri tipi di testo, sono in questo caso del tutto fuori luogo. Ciò non toglie, tuttavia, che l’autore possa ritenere necessario attirare lo sguardo del lettore su un punto particolare, far risaltare in modo speciale un determinato aspetto della sua ricerca. Un modo per farlo consiste nell’usare avverbi deputati che, posti immediatamente prima dell’elemento da enfatizzare, svolgono la funzione di intensificatori (i cosiddetti elementi booster). Gli avverbi di questo tipo sono definiti avverbi di enunciazione o frasali poiché portano sull’intero enunciato anziché su un singolo elemento (predicato, sostantivo) dello stesso.
It is possible that CIN and SSH regulate different cofilin-dependent events during cytokinesis. Indeed, endogenous CIN has a localisation that is distinct from that reported for overexpressed YFP-tagged SSH-1L during mitosis, suggesting that CIN may have unique functions during cell division.
I ndeed in questa frase rafforza l’ipotesi avanzata nell’enunciato introduttivo e aggiunge un elemento a supporto (la distinta localizzazione di CIN e SSH-1L) preparando il terreno per il fatto veramente nuovo e importante: non solo i due geni regolano eventi diversi ma uno dei due (CIN) svolge funzioni esclusive. Altri avverbi simili sono obviously, clearly, undeniably, undoubtedly, certainly. Tra gli avverbi frasali si distingue la categoria degli avverbi opinativi, che esprimono l’opinione dell’autore in merito a quanto affermato (interestingly, strikingly, surprisingly, notably, remarkably). A differenza degli avverbi elencati sopra, la cui funzione focalizzante è orientata esclusivamente al messaggio, gli avverbi opinativi si fanno portatori della soggettività di chi scrive.
There was no significant difference in terms of risk factor distribution and clinical and angiographic characteristics between patients with the onset of ED before vs. after CAD diagnosis. Interestingly, all patients with type I diabetes and ED actually developed sexual dysfunction before CAD onset (p<0.001).
L’avverbio interestingly nell’esempio sopra comunica la posizione dell’autore nei confronti del messaggio riportato; l’autore, cioè, trova interessante il dato relativo all’insorgenza di disfunzione sessuale nei pazienti affetti da diabete di tipo I e si aspetta che chi legge tenga tale dato in debita considerazione: per essere sicuro che il destinatario condivida il suo punto di vista, l’autore ricorre a un avverbio che fissa l’attenzione del lettore e contemporaneamente suggerisce una reazione, una chiave di interpretazione del messaggio. Gli avverbi opinativi ricorrono in particolar modo nella discussione, perché è qui che l’autore tira le somme del discorso presentando i risultati alla luce di ciò che intende dimostrare. Comunicare che un determinato risultato è interessante, sorprendente, importante o, addirittura, cruciale, ha una doppia valenza: da un lato, l’autore costruisce con il lettore una relazione basata su un comune intendimento, assicurandosi che l’interpretazione del messaggio sia condivisa; dall’altro ciò va molto vicino all’auto-approvazione e tende a elicitare un sostegno da parte del lettore che si teme non scontato. Proprio per questo motivo, e per evitare che un’efficace strategia di messa in rilievo venga percepita come un fastidioso intercalare, è consigliabile riservare l’uso degli avverbi opinativi a quelle parti dell’argomentazione che sono effettivamente meritorie di speciale considerazione, peritandosi di spiegarne il motivo. Specialmente in un tipo di discorso, come quello scientifico, basato su evidenze, i dati, fino a un certo punto, parlano da soli: etichettare ogni risultanza con l’indicazione di una reazione rischia di indebolire la valenza di tale risultanza, poiché induce a pensare che l’autore per primo sia titubante in merito all’effettivo interesse che essa rivestirà per il lettore. Riferimenti Bailey, Stephen, Academic Writing: A Practical Guide for Students, London, RoutledgeFalmer, 2003 Moskowith, Crespo, “Stance is present in English scientific writing, indeed”, in Token, A Journal of English Linguistics, 3/3014